Bergamo prosegue nella lotta allo spreco di cibo e lancia un nuovo strumento, lo Sprecometro, una app per misurare e per sensibilizzare alla riduzione dello spreco alimentare delle famiglie e dei singoli cittadini bergamaschi. Nato dall’osservazione dello spreco alimentare a livello domestico e dai dati monitorati da WasteWatcher International, lo Sprecometro si inserisce in una serie di azioni volte a diminuire gli sprechi del 50% entro il 2030 (sulla base dell’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile). È opportuno menzionare il fatto che tale strumento si inserisce all’interno di una impalcatura strutturata che il Comune di Bergamo sta realizzando al fine di ridurre gli sprechi nei vari contesti. Già molto è stato fatto per ridurre gli sprechi in teglia nelle mense scolastiche, oltre che una serie di progetti di recupero delle eccedenze in collaborazione con Cooperativa Namasté. Lo Sprecometro dirige invece la sua attenzione più specificamente sul versante degli sprechi domestici, che costituiscono una percentuale sostanziale del totale degli sprechi. Non per nulla i dati indicano una percentuale tra l’8 e il 10% di emissioni mondiali come dipendenti proprio da questi sprechi domestici. È questo dunque il contesto in cui si è pensato di agire con decisione per apportare un cambiamento tangibile.
L’applicazione, sviluppata secondo un modello di gamification, è organizzata in punti e livelli che premiano gli utenti virtuosi. Questi ultimi avranno addirittura la possibilità di destinare alcuni fondi a enti promotori di progetti di sostegno alimentare. La possibilità di erogare questo premio è stata realizzata grazie alla collaborazione della Comunità del Mais Spinato di Gandino. Non appena avremo aperto per la prima volta l’app, ci accoglierà un breve questionario che ci permetterà di categorizzarci sulla base delle nostre attuali abitudini di spreco. Avremo anche una visione più chiara di quello che è l’effetto concreto delle nostre azioni in termini economici e ambientali, poiché l’applicazione quantifica il nostro impatto in euro, l’impronta ecologica e idrica sulla base dei dati inseriti. I comportamenti virtuosi, ovvero modificare le proprie abitudini in senso più sostenibile, ma anche la fruizione di video e schede informative, conferirà all’utente punti che come accennato più sopra permetterà ai più assidui di sostenere importanti progetti in ambito alimentare. Tuttavia, l’utilità dell’app è evidente per qualsiasi utente, dal momento che la riduzione degli sprechi è economicamente vantaggiosa a prescindere per il singolo.
L’azione propositiva è nata dal contatto del team di Food Policy del Comune di Bergamo e l’Associazione dei Comuni ZeroSpreco, patrocinata dall’ANCI. Il progetto è stato inoltre realizzato con il contributo di Coop Alleanza 3.0 e Bergamo Smart City in Comune e si pone i seguenti obiettivi: In primis raccogliere informazioni sulle abitudini di spreco alimentare della cittadinanza per avere un quadro iniziale generale della sensibilità rispetto al tema; aumentare il coinvolgimento della cittadinanza riguardo al tema dello spreco alimentare e soprattutto riguardo all’impatto di quest’ultimo in ambito economico e ambientale; dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030, come già menzionato.
“L’obiettivo che ci poniamo – conclude Nespoli – è quello di diffondere fra la cittadinanza questa applicazione per generare consapevolezza e conoscenze utili ad indirizzare le scelte individuali in merito all’uso sostenibile delle risorse naturali, alla riduzione ed allo spreco alimentare ed alla adozione di diete sane e sostenibili”. Di seguito il link all’app: https://sprecometro.it/.