Bergamo, riconoscendo l’importanza del cibo e delle tematiche ad esso connesse quale motore per la costruzione di una città più sostenibile, ha deciso di impegnarsi per rendere il suo sistema alimentare più giusto, equo, inclusivo e sostenibile, dotandosi di una propria Food Policy, la strategia che orienterà le politiche cittadine negli anni a venire.

Un po’ di storia

tavolo agricoltura bergamo

Da Expo 2015 in avanti, man mano che i lavori procedono, i processi si rafforzano, le relazioni si consolidano e le occasioni per aiutare a far rete i diversi attori del cibo si moltiplicano. Nel 2015, su iniziativa del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, viene costituito il Tavolo Agricoltura, uno spazio di confronto tra Amministrazione e rappresentanze di settore, Università, Parco dei Colli, Orto Botanico, e altri attori del panorama agroalimentare locale su come favorire lo sviluppo dell’agricoltura nell’area urbana e periurbana. Negli anni successivi, il Tavolo Agricoltura si impegna nell’organizzazione di eventi comuni alle diverse realtà, promuovendo la proliferazione di numerosi mercati agricoli in diversi quartieri della città per avvicinare i cittadini ai produttori di cibo locale e di qualità.

Valle della Biodiversità – Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”

Nel 2015 viene inaugurata la Valle della Biodiversità, una sezione dell’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota” situata ad Astino, accanto all’ex Monastero, oggi centro culturale e prossimo ad ospitare un Osservatorio sul paesaggio. La Valle della Biodiversità è un museo all’aperto denso di preziosità, dove si studiano e si conservano collezioni botaniche che comunicano il rapporto tra Piante e Uomo. È uno spazio di relazioni e di esperienze, per educare alla sostenibilità e contribuire ad armonizzare Uomo, Agricoltura e Natura a partire dal contesto locale. La Valle si estende per 9.000 metri quadrati, dove vengono coltivate 1500 varietà di oltre 300 specie di piante alimentari, che variano a seconda delle stagioni e delle programmazioni, allo scopo di sensibilizzare grandi e piccoli all’importanza di preservarne la biodiversità.

Progetto Forme

Nel 2015 nasce il Progetto Forme con l’obiettivo di promuovere e mettere in risalto il settore caseario orobico, già punto di riferimento in virtù dei suoi importanti riconoscimenti. Bergamo vanta infatti il primato Europeo per DOP casearie: ben 9 delle 49 DOP nazionali sono prodotte sul territorio della provincia, oltre alle tante rinomate produzioni e 4 Presìdi Slow Food. La manifestazione è inoltre palcoscenico di iniziative, mostre-mercato, laboratori e incontri con appuntamenti dedicati esclusivamente agli addetti ai lavori, ma anche tante attività aperte al pubblico nella spettacolare cornice di Città Alta e al polo fieristico.

formaggi bergamo progetto forme

Bergamo e il G7

Nel 2017, proprio su proposta del Sindaco Gori, si svolge il G7 Agricoltura a Bergamo, alla presenza dell’allora Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina e dei rispettivi ministri di Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Canada e Stati Uniti. Il summit rappresenta un momento internazionale di grande rilievo per confrontarsi sulle azioni e sulle responsabilità da esercitare in campo agricolo e alimentare per guidare la transizione verso sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente.

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La messa a dimora dell’Aiuola del G7 dell’agricoltura

AgriCultura e Diritto al Cibo

Nel 2017 prende  il via anche il festival AgriCultura e Diritto al Cibo, l’appuntamento annuale che, con le sue numerose iniziative e conferenze diffuse, affronta i temi dell’agricoltura sostenibile e dell’alimentazione di qualità. Tra le iniziative, anche il “Mercato dei Mercati”, una piazza di scambio dedicata ai produttori della filiera corta locale e che vede per la prima volta tutte le organizzazioni di produttori collaborare assieme per la sua realizzazione.

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Il Sentierone durante il Mercato dei Mercati

Bergamo Green

Nel 2017 nasce il progetto Bergamo Green, grazie alla collaborazione tra il Bio-distretto dell’Agricoltura Sociale di Bergamo, il Dipartimento di scienze Aziendali, Economiche e Metodi Quantitativi (gruppo di ricerca universitario CORES) dell’Università degli Studi di Bergamo, il Tavolo Agricoltura e l’Orto Botanico Lorenzo Rota, e grazie al contributo di Regione Lombardia, nell’ambito del progetto “Bergamo Hub urbano dell’agricoltura biodiversa”.

Il portale Bergamo Green nasce con l’intento di mappare e di dare visibilità, attraverso una cartografia interattiva, alle realtà bergamasche di produzione, distribuzione e consumo di prodotti sostenibili, locali, biologici, a filiera corta, ecc. In questo modo vuole essere uno strumento utile a cittadini e turisti interessati al cibo buono, pulito e giusto, e ai produttori, ristoratori e negozianti che con la propria attività vogliono partecipare alla transizione verso modelli di produzione e consumo più sostenibili.

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La mappa geolocalizzata disponibile sul portale bergamogreen.it

East Lombardy

Nel 2017 Bergamo, insieme alle città di Brescia, Cremona e Mantova, danno vita alla rete East Lombardy, il brand territoriale della regione gastronomica della Lombardia Orientale nominata Regione Europea della Gastronomia 2017. Il progetto promuove la collaborazione tra enogastronomia, cultura e turismo. Unendosi, queste città si promuovono come unica grande destinazione turistica, puntando sul connubio tra patrimonio artistico e naturalistico e la grande tradizione eno-gastronomica, senza però perdere di vista la singole identità, le peculiarità che caratterizzano i territori e l’attenzione alla sostenibilità.

Sul sito di East Lombardy è possibile trovare produttori e ristoratori che si fanno garanti della cultura di un cibo sano, sostenibile, che rispetta la biodiversità locale, oltre a novità e curiosità sulla gastronomia, e le occasioni di incontro con la tradizione, con il territorio e con il sapore: 249 ristoranti, 287 produttori, 182 esperienze, 91 piatti e prodotti tipici, sono questi i numeri di una rete sempre più grande che promuove nuove collaborazioni tra chef e produttori, eventi tematici in calendario, corsi di formazione per operatori, circolazione e scambio di informazioni, attività di comunicazione e promozione, proposte turistiche volte alla promozione dei prodotti.

Città Creativa UNESCO per la Gastronomia

Nel 2019, dopo il riconoscimento della sua imponente cinta muraria quale Patrimonio Unesco nel 2017, la città è entrata a far parte della Rete delle Città Creative Unesco per la Gastronomia. Bergamo e le Valli Orobiche possono vantare secoli di storia legata al pastoralismo e alla produzione casearia, tant’è che possono oggi sfoggiare la certificazione  di 9 prodotti caseari con il marchio D.O.P., il più alto numero a livello europeo: Bitto, Formai de Mut dell’Alta Val Brembana, Grana Padano, Gorgonzola, Taleggio, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Strachitunt, Salva Cremasco. Questi prodotti rappresentano un’eccellenza di cui andare fieri, nonché un esempio concreto dello spirito e della cultura locale che ha permesso alla stessa città di Bergamo di avere l’onore di essere scelta per ospitare, per la prima volta in Italia, la 32ª edizione dei prestigiosi World Cheese Awards.

Unesco ha inteso valorizzare non solo l’eccellenza in ambito caseario, ma anche riconoscere l’impegno e la creatività di Bergamo e del suo territorio nell’intera filiera agro-alimentare, dalla produzione, trasformazione, conservazione, fino alla tavola del consumatore. È un riconoscimento anche della capacità bergamasca di mettere a frutto i saperi tradizionali per valorizzarli e fare innovazione che poi si trasforma in valore economico.

Milan Urban Food Policy Pact

Nel 2019, il Sindaco Giorgio Gori firma l’adesione al Milan Urban Food Policy Pact, il primo patto tra sindaci sulle politiche alimentari urbane, consentendo a Bergamo di affermare il proprio impegno rispetto al tema delle Food Policy, consolidando il processo di confronto costruttivo con le altre città firmatarie. L’intento principale del Milan Urban Food Policy Pact è quello di dare vita a una rete di città impegnate a realizzare politiche alimentari sostenibili, promuovendo la cooperazione tra città e lo scambio di buone pratiche.

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Milan Urban Food Policy Pact: il network di oltre 250 città impegnate per sistemi alimentari equi, sani e sostenibili

Verso la Food Policy di Bergamo

A giugno 2021 il Comune di Bergamo e Fondazione Cariplo hanno così siglato un accordo pluriennale per condividere lo sviluppo della Food Policy di Bergamo per il biennio 2021-2023. Tale Protocollo di Intesa mira a promuovere e implementare una strategia generale sul cibo per la città di Bergamo, diversamente detta Food Policy di Bergamo.

L’obiettivo generale consiste nel creare un sistema integrato di indirizzi politico-istituzionali e di progetti capaci di assicurare alla popolazione del territorio di Bergamo una qualità crescente nella produzione, nella distribuzione, nel consumo e nello smaltimento di generi alimentari da un punto di vista della salubrità, dell’equità di accesso, dell’impatto sull’ambiente e della redistribuzione del valore economico prodotto.

Food Trails H2020

L’impegno del Comune di Bergamo ha ottenuto ulteriore impulso nel 2021 con l’adesione al progetto europeo Food Trails Building pathways towards FOOD 2030-led food policies, un progetto quadriennale finalizzato a favorire l’innovazione in campo alimentare e sostenere lo sviluppo di politiche alimentari urbane. L’obiettivo generale del progetto è quello di individuare eventuali ostacoli amministrativi alla replicabilità e trasferibilità di tali politiche, fornendo alle autorità locali soluzioni basate sull’evidenza per lo sviluppo di sistemi alimentari urbani sostenibili.

food trails progetto europeo food 2030

Gli obiettivi specifici del progetto pilota, denominato La Buona Mensa, mira a promuovere un’alimentazione consapevole ed equilibrata, agevolando il passaggio a regimi alimentari sani e sostenibili ispirati al concetto di “One Health”. Il progetto coinvolgerà gli alunni delle scuole primarie, genitori e insegnanti in una serie di attività volte a formare, sensibilizzare ed educare a un consumo responsabile di cibo sano, sicuro, culturalmente appropriato, sostenibile, prodotto e distribuito nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. Inoltre, il progetto intende favorire la creazione di un ambiente alimentare scolastico che agevoli la transizione a regimi alimentari sani e sostenibili. Perno centrale di questo obiettivo è la rielaborazione dei menù della mensa in un’ottica di sostenibilità ambientale e nutrizionale, caratterizzati da una minor presenza di proteine animali, specialmente la carne rossa, a favore di quelle vegetali, privilegiando un approvvigionamento a km zero e da filiere corte. Un altro aspetto cruciale riguarda l’individuazione e la diffusione di prassi e buone pratiche per la riduzione degli sprechi e dei rifiuti alimentari. Per il primo anno, hanno aderito al progetto oltre 50 classi per un totale di oltre 1000 alunni e 30 docenti. 

BioCanteens#2

Nel 2022 Bergamo ha aderito al Transfer Network BioCanteens#2 nell’ambito del Programma europeo URBACT che mira a trasferire la buona pratica urbana della città capofila di Mouans-Sartoux (Francia) nel campo della ristorazione collettiva scolastica alle città di Gava (Spagna), Liegi (Belgio), Wroclaw (Polonia) e Bergamo. BioCanteens#2 fa parte di un secondo ciclo di Transfer Network dopo il successo del precedente Transfer Network “BioCanteens” che ha visto la partecipazione, oltre a Mouans-Sartoux in qualità di Lead Partner, di Lag Pays des Condruses (Belgio), Vaslui (Romania), Trikala (Grecia), Rosignano Marittimo (Italia), Torres Vedras (Portogallo) e Troyan (Bulgaria) nel ruolo di Partner, destinatari della Good Practice.

Nello specifico, la Good Practice di Mouans-Sartoux, oggetto del trasferimento, consiste nel garantire la distribuzione di pasti scolastici sostenibili, 100% biologici e perlopiù locali, come leva chiave per lo sviluppo di un approccio agroalimentare locale integrato, a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. La Good Practice punta inoltre sulla drastica riduzione degli sprechi alimentari per compensare il maggior costo legato ai prodotti biologici e sull’organizzazione di attività educative che mirano a sensibilizzare bambini e comunità urbana a un’alimentazione sana e sostenibile e sugli effetti positivi sull’agricoltura locale.

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La natura sistemica del Metodo Mouans-Sartoux

Per saperne di più, è consultabile e scaricabile il rapporto finale del Transfer Network BioCanteens al seguente link.