Dal 2018, il 10 febbraio, si celebra la Giornata mondiale dei legumi il (World Pulses Day) stabilito dall’organizzazione mondiale delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Il tema scelto per il 2024 sarà i legumi: nutrimento per il suolo e per le persone. La finalità di questa ricorrenza è quella di aumentare la consapevolezza dei benefici alla salute e all’ambiente correlati alla produzione e il consumo di questo alimento.
I legumi, in termini botanici, sono i semi commestibili di diverse piante della famiglia delle Fabaceae più comunemente note come leguminose. Fanno parte di questa famiglia i fagioli, i ceci, le lenticchie, i piselli, la soia, le fave e molti altri. Questo gruppo di alimenti sono importanti per il loro notevole apporto di nutrienti. Contengono una buona fonte di carboidrati, fibre, tante proteine, numerosi minerali, vitamine e antiossidanti. Sebbene siano caratterizzati da un grande contenuto proteico pari, in alcuni casi, a quello contenuto nella carne per quantità, è vero che la loro digeribilità e assorbimento è più lento a causa di alcune caratteristiche chimiche peculiari. La loro digeribilità tuttavia, viene migliorata da una cottura lenta e prolungata necessaria a scindere le proteine più complesse nei suoi monomeri più semplici. Il valore di questo alimento è ormai noto alla comunità scientifica, in un report inserito nelle linee Guida Italiane per una sana alimentazione, viene associata al consumo dei legumi una migliore qualità della vita, longevità, e protezione nei confronti di malattie cronico- degenerative. Rappresentano pertanto un alimento che dovrebbe essere consumato più spesso. Un altro vantaggio è la loro disponibilità in varie forme e la loro versatilità in cucina, li si possono acquistare per esempio freschi, surgelati, lessati e secchi consentendo di essere conservati per diversi mesi senza perdere il loro valore nutrizionale. Sono inoltre un ingrediente piuttosto economico e solidale contraddistinto da un’elevata sostenibilità di produzione, la loro coltivazione richiede infatti un minor quantitativo d’acqua, di nutrienti e di spazio rispetto ad altre fonti di proteine. Un’altra importante caratteristica di queste piante, grazie al contributo di alcuni batteri che vivono in simbiosi, detti rizobi, è la capacità di fissare nel terreno l’azoto molecolare, processo chiamato azoto fissazione. Per questo motivo, vengono utilizzate nella rotazione delle colture al fine di rigenerare il terreno. Queste proprietà consentono agli agricoltori di ottimizzare l’uso dei fertilizzanti con conseguente riduzione delle emissioni di gas effetto serra. Le diverse colture infine, creano un paesaggio diversificato per animali e insetti a beneficio dell’intero ecosistema e quindi molto rispettose per l’ambiente. L’insieme di questi elementi distintivi, li porta ad essere classificati come alimenti in grado di contribuire al miglioramento della sostenibilità dei sistemi agroalimentari e ottimi alleati in favore della sicurezza alimentare contro la lotta alla povertà e alla fame, costituendo un ruolo chiave nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. I legumi sono apprezzati in tutto il mondo, sono ingredienti di molti piatti tipici della cucina mediterranea basti pensare alla pasta e fagioli, pasta e ceci, riso e piselli ricette che oltre ad essere complete e gustose, permettono di ottenere un quantitativo di sostanze nutrienti paragonabile a quello degli alimenti di origine animale.