Ogni anno, circa 1.3 miliardi di tonnellate di cibo, equivalente a un terzo della produzione mondiale, è perso o sprecato. Una parte di questa quantità si disperde ancora prima di raggiungere i negozi, mentre il resto è sprecato durante la fase di vendita e nelle case. Questo fenomeno rappresenta un problema globale urgente, che compromette la sicurezza alimentare dei più vulnerabili, ostacola lo sviluppo economico e danneggia l’ambiente.
Sebbene questo sia un problema globale, sono necessarie soluzioni locali innovative, soprattutto nelle città, le quali, insieme, possono trovare modi efficienti per contrastare lo spreco alimentare.
Per sensibilizzare su questo tema, nell’ottobre 2024, il Centro Mondiale per l’Alimentazione Urbana Sostenibile di Valencia (CEMAS) e il Consiglio Europeo per l’Informazione Alimentare (EUFIC) hanno organizzato l’evento “Sviluppo delle capacità per la prevenzione e la riduzione degli sprechi alimentari nelle città”, il quale ha riunito esperti e rappresentanti urbani per confrontarsi su approcci innovativi e strategie comuni.
A seguito dell’evento, nel 2025 è stato pubblicato un report che fornisce una panoramica delle tendenze di spreco alimentare, sia a livello europeo che globale, e sintetizza ciò che è emerso nelle discussioni. Inoltre, il report include vari esempi di iniziative locali di successo.
Tra queste città, viene citata la Città di Bergamo, grazie al suo impegno attraverso due importanti progetti.
La prima iniziativa è la “Dispensa sociale”, avviata nel 2018. Questo progetto consiste nel recuperare cibo in buone condizioni, ma che non può essere venduto ed è quindi scartato dalle aziende. Questi alimenti, poi, vengono distribuiti a ONG che lavorano con persone vulnerabili. L’obiettivo è quello di promuovere l’economia circolare e la riduzione dello spreco alimentare, oltre all’inclusione sociale e all’integrazione nel mercato del lavoro di persone con disabilità, le quali selezionano e organizzano gli alimenti da recuperare.
La seconda iniziativa è volta a combattere lo spreco alimentare nelle mense scolastiche. Lanciata dalla Città di Bergamo in collaborazione con l’azienda di catering Sercar, comprende vari progetti innovativi. Per esempio, agli studenti viene inizialmente servita mezza porzione e, in un secondo momento, se lo desiderano, ricevono il resto del pasto. I rifiuti organici, poi, sono usati come compost a scuola o sono donati ad aziende che producono mangime per animali. Sono presenti anche sviluppi futuri, tra cui la distribuzione di contenitori riutilizzabili per permettere agli studenti di portare a casa il cibo avanzato.
Per approfondire il tema e vedere il report integralmente, visita il sito web
https://cemas.global/en/publications/