Spreco alimentare: Un problema sociale, etico, economico e ambientale

Il 5 febbraio 2024 si celebra l’undicesima giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, evento istituito dalla Campagna Spreco Zero con il Ministero dell’Ambiente. Sarà un’occasione volta a favorire la diffusione di buone pratiche anti-spreco a tutti i livelli, coinvolgendo cittadini, enti pubblici, imprese, associazioni e scuole per raggiungere insieme l’obiettivo comune: sprecare meno cibo. Il tema di questa edizione sarà “Make the difference: stop food waste!” focalizzato sulla prevenzione e riduzione dello spreco alimentare nei diversi contesti, in prospettiva del raggiungimento dei traguardi dell’obiettivo 12 dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite: garantire modelli sostenibili di produzione e consumo.

Food Policy Bergamo 6

Da dove arriva questo spreco

Purtroppo, nei paesi considerati ricchi, tra cui l’Italia, una gran parte del cibo ancora buono non viene consumato ma viene gettato dai cittadini per diverse ragioni. Infatti, sebbene nel contesto Europeo siamo uno tra i paesi più virtuosi, il cibo buttato nel 2023 è stato di circa 27 chili pro capite. Gli alimenti più sprecati nelle case sono quelli più facilmente deperibili: frutta fresca, pane, insalate, ortaggi e poi formaggi e salumi, ingredienti tipici della cucina italiana. Le ragioni più comuni relative allo spreco alimentare sono: la dimenticanza oltre la data di scadenza, l’acquisto eccessivo e gli errori di valutazione legati alla preparazione dei pasti. Un’altra grandissima parte del cibo invece, si spreca lungo tutto il processo di produzione, partendo dalla coltivazione, durante la lavorazione, fino ad arrivare alla conservazione e alla distribuzione. Lo spreco alimentare purtroppo è un problema non indifferente a livello globale, viene riconosciuto infatti come uno dei più importanti paradossi in un mondo dove non si riesce a garantire il cibo per tutti. La Fao stima che il valore di cibo sprecato, si aggiri intorno ad un terzo di tutto il cibo prodotto ogni anno, 1,3 miliardi di tonnellate, un dato allarmante se si considera che solo in Italia oltre 2,6 milioni di persone faticano a nutrirsi regolarmente. Quando si parla di spreco alimentare bisogna inoltre considerare: l’aspetto economico, questo fenomeno infatti è responsabile di quasi 9 miliardi di euro di perdite solo in Italia, l’aspetto ambientale, si stima che circa il 10% emissioni di gas serra siano causate dallo spreco ed in fine il consumo di moltissime risorse, tra le quali acqua e suolo.

Come intervenire

Tutti noi, facendo un piccolo sforzo possiamo contribuire alla riduzione di questo problema. Alcune buone pratiche consigliate sono: scrivere la lista della spesa in modo dettagliato, scegliere alimenti locali e di stagione, porre attenzione alle scadenze in etichetta, reinventarsi un pasto utilizzando gli avanzi del giorno prima. Inoltre, vi invitiamo a iscrivervi all’applicazione Sprecometro al seguente link: https://sprecometro.it/. Lo Sprecometro è un utile strumento per ridurre gli sprechi di cibo e risparmiare sulla spesa. Sul sito troverete importanti consigli, ricette e informazioni su come modellare il vostro stile di vita alimentare in modo più sostenibile.

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